Confermata la proroga per aderire al CPB.

Confermata la proroga per aderire al CPB.

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 12 novembre 2024, ha approvato un decreto legge su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, introducendo importanti interventi su due fronti principali. In primo luogo, viene riaperta la possibilità di adesione al Concordato Preventivo Biennale (CPB), con una nuova scadenza fissata per il 12 dicembre 2024. Questa estensione si rivolge ai contribuenti che non hanno potuto esercitare l’opzione entro il termine originale del 31 ottobre 2024. La riapertura è stata motivata dalla necessità di rispondere alle sollecitazioni di contribuenti e consulenti fiscali, che avevano segnalato difficoltà operative e interpretative riguardanti questa misura. Tale decisione è stata presa per garantire una maggiore compliance fiscale e per cercare di ridurre l’evasione, puntando a un sistema fiscale più equo.

Le novità più rilevanti riguardanti il Concordato Preventivo Biennale includono la riapertura dei termini di adesione e l’accesso a un regime di ravvedimento speciale. I contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi entro la nuova scadenza possono sanare eventuali irregolarità fiscali degli anni precedenti tramite un’imposta sostitutiva, senza compromettere le condizioni del concordato. Inoltre, l’adesione è vincolata alla presentazione di una dichiarazione integrativa che non modifichi l’imponibile o il debito d’imposta rispetto alla dichiarazione originale. Questo approccio mira a garantire che la misura non venga sfruttata per ottenere vantaggi fiscali ingiustificati e a incentivare il rispetto delle normative fiscali.

La riapertura dei termini per aderire al CPB è una risposta strategica alle difficoltà segnalate dai contribuenti e dai consulenti fiscali, voluta dal Governo per ampliare la platea di aderenti e massimizzare il gettito fiscale. Solo le partite IVA soggette agli indici di affidabilità fiscale (ISA) possono partecipare, escludendo i contribuenti in regime forfetario, il cui reddito è calcolato con un coefficiente predefinito. Le nuove condizioni per l’adesione mirano a garantire la trasparenza nelle dichiarazioni fiscali, premiando chi ha rispettato le scadenze e limitando la possibilità di modifiche vantaggiose ai dati già dichiarati. Inoltre, potrebbe essere introdotta una condizione aggiuntiva che richiede ai contribuenti di dichiarare un reddito superiore rispetto a quello riportato per il 2023 nella dichiarazione originaria, incentivando così una maggiore contribuzione fiscale. Queste misure si inseriscono in un contesto di riforma fiscale più ampio, volto a ridurre il divario tra le entrate e le spese pubbliche, facilitando al contempo la ripresa economica e sostenendo le piccole e medie imprese.

I nostri professionisti rimangono a disposizione per approfondire questa tematica.